venerdì, dicembre 02, 2005
giovedì, ottobre 27, 2005
giovedì, ottobre 13, 2005
Passata di pomodoro
Ingredienti:
pomodori maturi (possibilmente qualità S. Marzano )
foglie di basilico fresco
sale fino
Preparazione:
Controllate accuratamente i pomodori al fine da eliminare quelli eventualmente guasti o ammaccati. Eliminate dai pomodori il picciolo e quindi lavateli accuratamente. Nel frattempo avrete messo a bollire un pentolone ( bello grosso ) riempito a metà di acqua. Tuffatevi, poco alla volta, i pomodori che lascerete cuocere 5-6 minuti. Con una schiumarola raccoglieteli e deponeteli su un piano inclinato a sgocciolare per qualche minuto. A questo punto vanno passati con l'apposita macchinetta a manovella ( oggi sostituita da quella con motore elettrico). Il sugo lo farete scolare in un recipiente ( possibilmente di terracotta ). Invasate, col sugo ancora ben caldo, nei vasetti o nelle bottiglie che avrete precedentemente lavate per bene e fatte asciugare. Aggiungete un paio di foglie di basilico ( che dovranno essere state lavate per bene e asciugate perfettamente ) per bottiglia e un pizzico di sale. Chiudete i vasetti e tappate con l'apposita macchinetta le bottiglie. Avvolgete i contenitore in fogli di giornale (in modo che non possano toccarsi uno con l'altro ) e sistemateli in un pentolone sul cui fondo avrete steso uno straccio. Riempite di acqua ( non fredda perché lo shock termico fra il caldo dei contenitori e l'acqua potrebbe romperli ) fino a coprirli totalmente. Sterilizzate facendo bollire il pentolone ( mezzora da quando inizia a bollire ). Lasciate raffreddare per un giorno, recuperate i contenitori dal pentolone e poi conservate in un luogo asciutto e buio. La passata di pomodoro si conserva per un massimo di 1 anno.
Fonte http://www.laterradipuglia.it/italiano/Conserve/passata.htm
mercoledì, ottobre 12, 2005
Marmellata di Pomodori Verdi
1 Kg. di pomodori verdi 600 gr. di zucchero 1 limone
Preparazione
Lava i pomodori e sbollentali per 1 minuto così da poter togliere meglio la buccia.
Pela i pomodori, tagliali a pezzetti e privali dei semi.
Sbuccia il limone e taglia la buccia a striscioline ;
spremine il succo.
Metti i pomodori in un’insalatiera, copri con zucchero, versa all’interno dell’insalatiera il succo del limone e lascia macerare per circa 8 ore.
Versa quindi i pomodori in una pentola, aggiungi la scorza di limone, vaniglia e lascia cuocere a fuoco moderato per circa 1 ora e mezzo.
Versa la marmellata ancora calda in vasetti di vetro sterilizzati, chiudi ermeticamente e capovolgili; riponi in dispensa dopo circa 10 ore.
mercoledì, ottobre 05, 2005
venerdì, settembre 16, 2005
Coima
Raccolta
Mediolivella
Pettine con 15 onduline tipo base in acciaio per soddisfare le principali esigenze di raccolta.
Per i vari tipi di olive
Potatura
Forbice
Precisa e potente la forbice è dotata di un’elettronica d’avanguardia che ne garantisce prestazioni (doppia posizione di apertura delle lame), sicurezza e durata.
Ideale per la potatura di:
Vigneti · Oliveti
Frutteti · Agrumeti
Piante da giardino in genere.
Sega forbice
La potenza e la precisione della
sega-forbice permettono tagli perfetti senza sbavature, grazie all’innovativo sistema brevettato di blocco della parte su cui si esegue il taglio.
Montato su asta estensibile funge da versatile svettatore
Mediolivella
Pettine con 15 onduline tipo base in acciaio per soddisfare le principali esigenze di raccolta.
Per i vari tipi di olive
Potatura
Forbice
Precisa e potente la forbice è dotata di un’elettronica d’avanguardia che ne garantisce prestazioni (doppia posizione di apertura delle lame), sicurezza e durata.
Ideale per la potatura di:
Vigneti · Oliveti
Frutteti · Agrumeti
Piante da giardino in genere.
Sega forbice
La potenza e la precisione della
sega-forbice permettono tagli perfetti senza sbavature, grazie all’innovativo sistema brevettato di blocco della parte su cui si esegue il taglio.
Montato su asta estensibile funge da versatile svettatore
ElettroScuotitore
Arpi Meccanica Daunia S.r.l.
Uff. Commerciale
**********************************************
L’ElettroScuotitore dell'Arpi Meccanica Daunia è caratterizzato da un principio di funzionamento completamente nuovo (Brevettato), costituito da piccole manovelle, in acciaio, ruotanti fuori centro, atte a distaccare dai rametti dell'olivo tutte le olive mature e non, senza procurare danni;
L'ElettroScuotitore è un attrezzo versatile, utilizzato manualmente o con asta telescopica;
L' ElettroScuotitore è in grado di distaccare dall'albero, in una giornata di lavoro, la stessa quantità di olive raccolte da due o più persone muniti di rastrelli a mano;
L' ElettroScuotitore è utilizzato negli oliveti coltivati in pianura, in collina, nelle zone impervie con notevoli pendenze, in terreni sistemati a terrazze, ecc. ecc.;
Il motore dell' ElettroScuotitore è alimentato da una batteria da 12V-7A contenuta in una borsa/marsupio indossato dall'operatore;
Le 7 Ampere della batteria consentono all’ ElettroScuotitore un’autonomia, mediamente, di 3 ore;
Si consiglia di dotare l’attrezzo di due batterie 12V – 7A o di collegarlo ad una batteria da 12 V con amperaggio superiore (trattore, macchina, ecc.);
La batteria da 12V-7A è ricaricata, lentamente, durante la notte per 10/12 ore con un carica batteria da 12V - 800/1000 mA;
L’ ElettroScuotitore non inquina, non rompe le drupe e non necessita di manutenzione.
Uff. Commerciale
**********************************************
L’ElettroScuotitore dell'Arpi Meccanica Daunia è caratterizzato da un principio di funzionamento completamente nuovo (Brevettato), costituito da piccole manovelle, in acciaio, ruotanti fuori centro, atte a distaccare dai rametti dell'olivo tutte le olive mature e non, senza procurare danni;
L'ElettroScuotitore è un attrezzo versatile, utilizzato manualmente o con asta telescopica;
L' ElettroScuotitore è in grado di distaccare dall'albero, in una giornata di lavoro, la stessa quantità di olive raccolte da due o più persone muniti di rastrelli a mano;
L' ElettroScuotitore è utilizzato negli oliveti coltivati in pianura, in collina, nelle zone impervie con notevoli pendenze, in terreni sistemati a terrazze, ecc. ecc.;
Il motore dell' ElettroScuotitore è alimentato da una batteria da 12V-7A contenuta in una borsa/marsupio indossato dall'operatore;
Le 7 Ampere della batteria consentono all’ ElettroScuotitore un’autonomia, mediamente, di 3 ore;
Si consiglia di dotare l’attrezzo di due batterie 12V – 7A o di collegarlo ad una batteria da 12 V con amperaggio superiore (trattore, macchina, ecc.);
La batteria da 12V-7A è ricaricata, lentamente, durante la notte per 10/12 ore con un carica batteria da 12V - 800/1000 mA;
L’ ElettroScuotitore non inquina, non rompe le drupe e non necessita di manutenzione.
giovedì, aprile 14, 2005
martedì, marzo 22, 2005
venerdì, marzo 18, 2005
Antica Fiera di San Giuseppe
Macerata Feltria
19 - 20 marzo
23° Convegno Agricolturta Montefeltro
Fonte www.comune.maceratafeltria.pu.it
19 - 20 marzo
23° Convegno Agricolturta Montefeltro
Fonte www.comune.maceratafeltria.pu.it
Olio di semi contro olio di oliva
L'olio di oliva viene sempre dipinto come un prodotto che sta un gradino più in alto rispetto a tutti gli altri grassi da condimento e per cucinare, soprattutto dal punto di vista salutistico: le sue doti di protettore del cuore e delle arterie vengono continuamente decantate da tutti i nutrizionisti.
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza, presentando i reali vantaggi dell'olio di oliva rispetto agli altri oli vegetali, ma soprattutto mostrando che in realtà, salutisticamente parlando, l'olio di oliva viene battuto clamorosamente da alcuni oli di semi ricchi di grassi essenziali.
Prima di iniziare il confronto, bisogna specificare una punto importante: la battaglia deve essere ad armi pari, cioè se l'olio di oliva è extravergine, ovvero prodotto solo con procedimenti maccanici, lo deve essere anche quello di semi. Le considerazioni che seguono ci consentiranno di stabilire l'eventualità di inserire l'olio di semi nella nostra alimentazione.
Protezione cardiovascolare
Sempre più studi scientifici stanno dimostrando che i grassi polinsaturi abbassano i valori di colesterolo LDL (cattivo) più efficacemente dei grassi monoinsaturi. L'olio di oliva è povero di grassi polinsaturi, gli oli di semi, al contrario, ne sono ricchissimi.
Composizione in grassi
Una corretta alimentazione dovrebbe apportare una quantità uguale quantità di grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi.
Le fonti di grassi polinsaturi sono limitate al pesce grasso, la frutta secca e qualche altro frutto inusuale come l'avocado.
E ad alcuni oli di semi.
Chi non assume regolarmente una discreta quantità di pesce grasso e frutta secca difficilmente riuscirà a rispettare questo rapporto utilizzano l'olio di oliva, il quale contiene una quantità di monoinsaturi superiore di 7 volte ai polinsaturi!
Grassi essenziali e vitamina E
L'olio di oliva è carente in grassi polinsaturi e di conseguenza anche di grassi essenziali. Vale il discorso fatto in precedenza: chi non assume regolarmente pesce grasso e frutta secca (noci in particolare) non può sperare di assumere una quantità adeguata di grassi essenziali senza integrare con olio di semi. Stesso discorso per quanto riguarda la vitamina E, contenuta in quantità di molte volte superiore in molti oli di semi. Ma per quest'ultima si può sempre ricorrere agli integratori.
I reali vantaggi dell'olio di oliva
Se avete letto tutti gli articoli riguardanti gli oli vegetali avrete capito che un olio apporta benefici al sistema cardiovascolare solamente se non è raffinato, quindi il confronto va fatto a parità di tecnologia di produzione. Ottenere olio di oliva non raffinato è molto più semplice rispetto a quello di semi: l'estrazione di olio vergine dalle olive è nata prima dellla raffinazione, mentre l'estrazione di olio di semi non raffinato è una cosa nuova, almeno qui in Italia.
ll primo vantaggio dell'olio di oliva vergine nei confronti di quello di semi è quindi la reperibilità. Attualmente la quasi totalità dell'olio di semi sul mercato è raffinato, mentre per l'olio di oliva c'è una ripartizione equa tra i due prodotti.
Il secondo vantaggio è il gusto, che dipende in parte dalle abitudini di noi Italiani: abituarsi al gusto degli oli di semi raffinati e trovarne un utilizzo in cucina può non essere semplice. Più semplice, invece, trovare una collocazione a quelli non raffinati, grazie al fatto che sono quasi insapore!
Il terzo vantaggio riguarda la conservazione: l'olio di oliva si conserva bene a temperatura ambiente, anche per diversi mesi. L'olio di semi, a causa degli acidi polinsaturi che vanno facilmente incontro a irrancidimento, va conservato in frigorifero in bottiglie scure e consumato entro qualche settimana.
Il quarto vantaggio riguarda la versatilità. Essendo più stabile alle alte temperature, l'olio di oliva può essere utilizzato per cucinare, per friggere e a crudo, mentre l'olio di semi può essere utilizzato solo a crudo, o in aggiunta ai prodotti da forno come il pane e le torte.
I vantaggi dell'olio di oliva sono tutti pratici, non esistono vantaggi salutistici se gli oli di semi non sono raffinati e conservati in modo corretto.
Fonte www.cibo360.it
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza, presentando i reali vantaggi dell'olio di oliva rispetto agli altri oli vegetali, ma soprattutto mostrando che in realtà, salutisticamente parlando, l'olio di oliva viene battuto clamorosamente da alcuni oli di semi ricchi di grassi essenziali.
Prima di iniziare il confronto, bisogna specificare una punto importante: la battaglia deve essere ad armi pari, cioè se l'olio di oliva è extravergine, ovvero prodotto solo con procedimenti maccanici, lo deve essere anche quello di semi. Le considerazioni che seguono ci consentiranno di stabilire l'eventualità di inserire l'olio di semi nella nostra alimentazione.
Protezione cardiovascolare
Sempre più studi scientifici stanno dimostrando che i grassi polinsaturi abbassano i valori di colesterolo LDL (cattivo) più efficacemente dei grassi monoinsaturi. L'olio di oliva è povero di grassi polinsaturi, gli oli di semi, al contrario, ne sono ricchissimi.
Composizione in grassi
Una corretta alimentazione dovrebbe apportare una quantità uguale quantità di grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi.
Le fonti di grassi polinsaturi sono limitate al pesce grasso, la frutta secca e qualche altro frutto inusuale come l'avocado.
E ad alcuni oli di semi.
Chi non assume regolarmente una discreta quantità di pesce grasso e frutta secca difficilmente riuscirà a rispettare questo rapporto utilizzano l'olio di oliva, il quale contiene una quantità di monoinsaturi superiore di 7 volte ai polinsaturi!
Grassi essenziali e vitamina E
L'olio di oliva è carente in grassi polinsaturi e di conseguenza anche di grassi essenziali. Vale il discorso fatto in precedenza: chi non assume regolarmente pesce grasso e frutta secca (noci in particolare) non può sperare di assumere una quantità adeguata di grassi essenziali senza integrare con olio di semi. Stesso discorso per quanto riguarda la vitamina E, contenuta in quantità di molte volte superiore in molti oli di semi. Ma per quest'ultima si può sempre ricorrere agli integratori.
I reali vantaggi dell'olio di oliva
Se avete letto tutti gli articoli riguardanti gli oli vegetali avrete capito che un olio apporta benefici al sistema cardiovascolare solamente se non è raffinato, quindi il confronto va fatto a parità di tecnologia di produzione. Ottenere olio di oliva non raffinato è molto più semplice rispetto a quello di semi: l'estrazione di olio vergine dalle olive è nata prima dellla raffinazione, mentre l'estrazione di olio di semi non raffinato è una cosa nuova, almeno qui in Italia.
ll primo vantaggio dell'olio di oliva vergine nei confronti di quello di semi è quindi la reperibilità. Attualmente la quasi totalità dell'olio di semi sul mercato è raffinato, mentre per l'olio di oliva c'è una ripartizione equa tra i due prodotti.
Il secondo vantaggio è il gusto, che dipende in parte dalle abitudini di noi Italiani: abituarsi al gusto degli oli di semi raffinati e trovarne un utilizzo in cucina può non essere semplice. Più semplice, invece, trovare una collocazione a quelli non raffinati, grazie al fatto che sono quasi insapore!
Il terzo vantaggio riguarda la conservazione: l'olio di oliva si conserva bene a temperatura ambiente, anche per diversi mesi. L'olio di semi, a causa degli acidi polinsaturi che vanno facilmente incontro a irrancidimento, va conservato in frigorifero in bottiglie scure e consumato entro qualche settimana.
Il quarto vantaggio riguarda la versatilità. Essendo più stabile alle alte temperature, l'olio di oliva può essere utilizzato per cucinare, per friggere e a crudo, mentre l'olio di semi può essere utilizzato solo a crudo, o in aggiunta ai prodotti da forno come il pane e le torte.
I vantaggi dell'olio di oliva sono tutti pratici, non esistono vantaggi salutistici se gli oli di semi non sono raffinati e conservati in modo corretto.
Fonte www.cibo360.it
sabato, marzo 12, 2005
Claudia ... Olive in salamoia
.... Scegliere olive di buona maturazione raccolte a mano direttamente dall'albero. Metterle in un recipiente sufficientemente grande immerse in acqua fresca abbondante. Cambiare l'acqua totalmente ogni giorno ......
Le foto
Le foto
venerdì, marzo 11, 2005
altro sito bio
La coltivazione dell'olivo secondo i canoni dell'agricoltura biologica
Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Università di Parma
Parco Area delle Scienze 11/A, 43100 Parma
...... Il concetto di biodiversità è alla base di una coltivazione a basso impatto ambientale, quindi non è esatto parlare di controllo delle erbe “infestanti” o delle “malerbe”, ma è più opportuno parlare di “flora spontanea”. Lo scopo è di raggiungere una mentalità “ecologica”, nel senso che tutto ciò che accompagna la coltura può, potenzialmente, creare un equilibrio naturale. Bisogna sostituire il concetto di lotta, inteso come eliminazione assoluta di alcune specie, con il concetto di “gestione della flora spontanea ........
Fonte
Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale, Università di Parma
Parco Area delle Scienze 11/A, 43100 Parma
...... Il concetto di biodiversità è alla base di una coltivazione a basso impatto ambientale, quindi non è esatto parlare di controllo delle erbe “infestanti” o delle “malerbe”, ma è più opportuno parlare di “flora spontanea”. Lo scopo è di raggiungere una mentalità “ecologica”, nel senso che tutto ciò che accompagna la coltura può, potenzialmente, creare un equilibrio naturale. Bisogna sostituire il concetto di lotta, inteso come eliminazione assoluta di alcune specie, con il concetto di “gestione della flora spontanea ........
Fonte
giovedì, marzo 10, 2005
Meteo Marche
Molto utile !! anche la DESCRIZIONE DELL'ANDAMENTO METEOROLOGICO dal 2000 nella REGIONE MARCHE
..... Sul territorio regionale, nel periodo dicembre '99 - novembre 2000, sono caduti mediamente 722 mm di pioggia a fronte di una media storica di 886 con un deficit di 164 mm pari ad una riduzione percentuale di circa il 18% ....
Fonte ASSAM
..... Sul territorio regionale, nel periodo dicembre '99 - novembre 2000, sono caduti mediamente 722 mm di pioggia a fronte di una media storica di 886 con un deficit di 164 mm pari ad una riduzione percentuale di circa il 18% ....
Fonte ASSAM
sabato, marzo 05, 2005
Notiziario AGROMETEOROLOGICO
per la provincia di Pesaro e Urbino
N° 8 1.03.2005
L’instabilità meteorologica interessa ancora la nostra Provincia con precipitazioni di carattere nevoso e
forti abbassamenti di temperatura, ciò rallenta notevolmente lo svolgimento delle operazioni di potatura di vite,
fruttiferi e olivo. Al termine della potatura si consiglia di eliminare mediante bruciatura il materiale colpito da
cancri rameali e successivamente effettuare i trattamenti contro le principali crittogame come viene di seguito
riportato:......file in pdf...un click sul bottone " Notiziario "...
Fonte ASSAM Centro Operativo Agrometeo-
N° 8 1.03.2005
L’instabilità meteorologica interessa ancora la nostra Provincia con precipitazioni di carattere nevoso e
forti abbassamenti di temperatura, ciò rallenta notevolmente lo svolgimento delle operazioni di potatura di vite,
fruttiferi e olivo. Al termine della potatura si consiglia di eliminare mediante bruciatura il materiale colpito da
cancri rameali e successivamente effettuare i trattamenti contro le principali crittogame come viene di seguito
riportato:......file in pdf...un click sul bottone " Notiziario "...
Fonte ASSAM Centro Operativo Agrometeo-
agricoltura biologica
La coltivazione dell'olivo secondo i canoni dell'agricoltura biologica
Solo negli ultimi anni, l'olivo è stato oggetto di considerevole
attenzione da parte degli agricoltori orientati verso tecniche
alternative di coltivazione........
Fonte
http://www.stuard.it/speciali.asp?IDSezioneSpeciale=831
venerdì, marzo 04, 2005
Potatura
Nel corso degli anni la pratica della potatura dell'olivo ha subito una evoluzione progressiva in correlazione con le condizioni economiche e le nuove tecniche di intensificazione colturale.
Fonte
http://www.arsia.toscana.it/oleasud/libretto/libretto.htm
Fonte
http://www.arsia.toscana.it/oleasud/libretto/libretto.htm
Photoblog della potatura
pratica della potatura dell'olivo
presto le fotografie .... è già pronto il link
presto le fotografie .... è già pronto il link
Metodi alternativi di lotta alla mosca
ENEA
Il controllo chimico dei parassiti.
Attualmente in Italia i principi attivi (p.a.) ammessi in olivicoltura sono 55..........
Rischi sulla salute umana.
Le ricerche su questo aspetto si sono focalizzate sui rischi acuti e cronici degli fitofarmac........
Fonte
http://www.ecotrap.net/prove/isza.html
Il controllo chimico dei parassiti.
Attualmente in Italia i principi attivi (p.a.) ammessi in olivicoltura sono 55..........
Rischi sulla salute umana.
Le ricerche su questo aspetto si sono focalizzate sui rischi acuti e cronici degli fitofarmac........
Fonte
http://www.ecotrap.net/prove/isza.html
giovedì, marzo 03, 2005
Piante utili nll' oliveto
La complessità dell'agroecosistema è garantita dalla diversificata composizione floristica dell'ambiente. La flora è costituita dall'insieme delle piante coltivate, delle infestanti, delle siepi e delle specie selvatiche della macchia mediterranea.
Molte di queste specie, sono considerate utili quando in un determinato agroecosistema possono offrire agli organismi utili, rifugio, fonte di nutrizione e prede.
La massima utilità è data dalle piante che ospitano insetti dannosi ad esse, ma non alle piante coltivate. Tali insetti sono spesso importanti prede alternative dei nemici naturali dei fitofagi dannosi alle colture.
La presenza di tali piante consente agli insetti utili, di svilupparsi anche con basse popolazioni del fitofago principale: è così possibile il mantenimento di una popolazione più elevata di nemici naturali della coltura in grado di contrastare prontamente gl'incrementi di popolazione del fitofago.
Inoltre, piante che ospitano lo stesso fitofago della coltura, svolgono anch'esse un ruolo utile, sebbene rappresentino esse stesse, in alcuni casi, una fonte d'inoculo.
La presenza di tali piante in un agroecosistema complesso, in cui è normale la coesistenza con il fitofago, può risultare utile in quanto consente l'aumento dei nemici naturali specifici.
La preferenza di alcuni insetti utili, verso un numero limitatissimo di ospiti, li rende molto efficaci ma strettamente dipendenti dal fitofago. Quindi la possibilità di trovare su altre piante il fitofago, o suoi stadi parassitizzabili, consente lo sviluppo di insetti utili specifici anche in periodi in cui il fitofago è assente sulla coltura. Piante considerate utili nell'agroecosistema oliveto:
Acacia spinosa
Asparago spinoso
Cappero
Convolvolo
Enula
Fico o Caprifico
Giuggiolo
Lentisco
Mirto
Anagiride
Ed inoltre:
Acero, Agrumi, Calcatreppola, Cardo, Carlina, Cotogno, Erica arborea Filirea, Gelsomino, Ginestrella, Ligustro, Melo, Melograno, Nespolo del Giappone, Noce, Oleandro, Olivastro, Pero, Pittosporo, Rosmarino, Viburn
Fonte
http://www.biopuglia.iamb.it/arboree/web2350.htm
Molte di queste specie, sono considerate utili quando in un determinato agroecosistema possono offrire agli organismi utili, rifugio, fonte di nutrizione e prede.
La massima utilità è data dalle piante che ospitano insetti dannosi ad esse, ma non alle piante coltivate. Tali insetti sono spesso importanti prede alternative dei nemici naturali dei fitofagi dannosi alle colture.
La presenza di tali piante consente agli insetti utili, di svilupparsi anche con basse popolazioni del fitofago principale: è così possibile il mantenimento di una popolazione più elevata di nemici naturali della coltura in grado di contrastare prontamente gl'incrementi di popolazione del fitofago.
Inoltre, piante che ospitano lo stesso fitofago della coltura, svolgono anch'esse un ruolo utile, sebbene rappresentino esse stesse, in alcuni casi, una fonte d'inoculo.
La presenza di tali piante in un agroecosistema complesso, in cui è normale la coesistenza con il fitofago, può risultare utile in quanto consente l'aumento dei nemici naturali specifici.
La preferenza di alcuni insetti utili, verso un numero limitatissimo di ospiti, li rende molto efficaci ma strettamente dipendenti dal fitofago. Quindi la possibilità di trovare su altre piante il fitofago, o suoi stadi parassitizzabili, consente lo sviluppo di insetti utili specifici anche in periodi in cui il fitofago è assente sulla coltura. Piante considerate utili nell'agroecosistema oliveto:
Acacia spinosa
Asparago spinoso
Cappero
Convolvolo
Enula
Fico o Caprifico
Giuggiolo
Lentisco
Mirto
Anagiride
Ed inoltre:
Acero, Agrumi, Calcatreppola, Cardo, Carlina, Cotogno, Erica arborea Filirea, Gelsomino, Ginestrella, Ligustro, Melo, Melograno, Nespolo del Giappone, Noce, Oleandro, Olivastro, Pero, Pittosporo, Rosmarino, Viburn
Fonte
http://www.biopuglia.iamb.it/arboree/web2350.htm
Insetti utili
Ogni insetto dannoso è aggredito da nemici naturali, predatori e/o parassiti utili che ne frenano l'accrescimento a diversi stadi di sviluppo.
L'azione di controllo svolta dagli antagonisti naturali può essere esaltata da interventi che favoriscono la loro presenza nel territorio
Insetti utili contro la Mosca delle olive
Eupelmus urozonus
Pnigalio agraules
Opius concolor
Insetti utili contro la Tignola dell’olivo
Ageniaspis fuscicollis
Chelonus eleaphilus
Insetti utili contro la Cocciniglia nera dell’olivo
Scutellista cyanea
Metaphicus spp.
Chilocorus bipustulatus
Insetti utili contro la Zeuzera
Apanteles xanthostigmus
Fonte
http://www.biopuglia.iamb.it/arboree/web205.htm
L'azione di controllo svolta dagli antagonisti naturali può essere esaltata da interventi che favoriscono la loro presenza nel territorio
Insetti utili contro la Mosca delle olive
Eupelmus urozonus
Pnigalio agraules
Opius concolor
Insetti utili contro la Tignola dell’olivo
Ageniaspis fuscicollis
Chelonus eleaphilus
Insetti utili contro la Cocciniglia nera dell’olivo
Scutellista cyanea
Metaphicus spp.
Chilocorus bipustulatus
Insetti utili contro la Zeuzera
Apanteles xanthostigmus
Fonte
http://www.biopuglia.iamb.it/arboree/web205.htm
Grande nemico delle drupe
Grande nemico delle drupe è il vento, che durante l'invaiatura può far cadere gran parte della produzione, pregiudicando irrimediabilmente il raccolto. Oltre al freddo intenso e al vento le olive hanno un grosso nemico nella mosca olearia, "Dacus oleae"; questo parassita, tipico degli oliveti vicino al mare, nelle annate particolarmente umide e calde, depone le proprie uova all'interno del frutto, innescando tutta una serie di reazioni che danneggiano irrimediabilmente la drupa, provocandone spesso la caduta precoce.
Dalla frangitura delle olive attaccate dalla mosca si ottiene un olio il cui sapore viene definito di "VERME" e la cui acidità è quasi sempre elevata. Per combattere la mosca sono sviluppati differenti sistemi, oggi ottimi risultati si ottengono con sistemi biologici.
Dalla frangitura delle olive attaccate dalla mosca si ottiene un olio il cui sapore viene definito di "VERME" e la cui acidità è quasi sempre elevata. Per combattere la mosca sono sviluppati differenti sistemi, oggi ottimi risultati si ottengono con sistemi biologici.
Mignolatura
Il processo di maturazione dell'oliva procede attraverso i seguenti momenti: intorno a maggio-giugno si realizza la mignolatura, la formazione dei piccoli fiori bianco-verdi, chiamati appunto mignole; nei primi mesi estivi, con l'allegagione, si formano i primi frutti verdi, che, verso la fine di settembre, con l'invaiatura, si trasformeranno nelle classiche drupe color nero-prugna, tipiche dei frutti maturi. In generale l'olivo più delle basse temperature teme le rapide ed ampie escursioni termiche con punte di gran freddo.
Associazione Nazionale Città dell'Olio
L'Associazione nazionale Città dell'Olio è stata costituita a Larino (Campobasso) il 17 dicembre 1994 dove ha la sede legale.
Ne fanno parte oltre 280 Enti pubblici fra comuni, province, camere di commercio e comunità montane. Presidente dell'Associazione è Enrico Lupi della CCIAA di Imperia
http://www.cittadellolio.it/home.asp
Ne fanno parte oltre 280 Enti pubblici fra comuni, province, camere di commercio e comunità montane. Presidente dell'Associazione è Enrico Lupi della CCIAA di Imperia
http://www.cittadellolio.it/home.asp
Classificazione dell'Olio d'Oliva
Denominazione e definizione degli Olii di Oliva e degli Olii di Sansa d'Oliva secondo la Normativa Europea (Reg. CEE 2568/91
Olio d'Oliva Vergine extra: olio ottenuto dal frutto dell'olivo mediante processi meccanici o altri processi fisici, in condizioni termiche tali da non causare alterazioni dell'olio. Inoltre le fasi produttive non debbono comprendere alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione. Sono assolutamente esclusi gli olii ottenuti mediante solvente o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con olii di altra natura.
Gli olii ottenuti con metodi diversi da quelli appena indicati sono oggetto della classificazione e delle denominazioni che seguono:
Olio d'Oliva Raffinato: olio d'oliva ottenuto dalla raffinazione di olii d'oliva vergini, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 0,5 g / 100 g.
Olio d'Oliva: olio d'oliva ottenuto da un taglio di olio d'oliva raffinato e di olii d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 1,5 g / 100 g.
Olio di Sansa d'Oliva Greggio: olio ottenuto mediante trattamento al solvente di sansa d'oliva; esclusi gli olii ottenuti con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con olii di altra natura.
Olio di Sansa d'Oliva Raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione di olio di sansa d'oliva greggio, per la quale l'acidità espressa in acido oleico non può eccedere 0,5 g / 100 g.
Olio di Sansa d'Oliva: olio ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva raffinato e di olii d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 1,5 g/100 g.
olio d'oliva vergine extra: olio d'oliva vergine di gusto assolutamente perfetto, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 1g /100g;
olio di oliva vergine: (il termine "fino" può essere usato nella fase della produzione e del commercio all'ingrosso): olio d'oliva vergine di gusto perfetto, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 2 g / 100 g;
olio d'oliva vergine corrente: olio d'oliva vergine di gusto buono, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 3,3 g / 100 g;
olio d'oliva vergine lampante: olio d'oliva vergine di gusto imperfetto, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 3,3 g /100 g.
Olio d'Oliva Vergine extra: olio ottenuto dal frutto dell'olivo mediante processi meccanici o altri processi fisici, in condizioni termiche tali da non causare alterazioni dell'olio. Inoltre le fasi produttive non debbono comprendere alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione. Sono assolutamente esclusi gli olii ottenuti mediante solvente o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con olii di altra natura.
Gli olii ottenuti con metodi diversi da quelli appena indicati sono oggetto della classificazione e delle denominazioni che seguono:
Olio d'Oliva Raffinato: olio d'oliva ottenuto dalla raffinazione di olii d'oliva vergini, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 0,5 g / 100 g.
Olio d'Oliva: olio d'oliva ottenuto da un taglio di olio d'oliva raffinato e di olii d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 1,5 g / 100 g.
Olio di Sansa d'Oliva Greggio: olio ottenuto mediante trattamento al solvente di sansa d'oliva; esclusi gli olii ottenuti con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con olii di altra natura.
Olio di Sansa d'Oliva Raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione di olio di sansa d'oliva greggio, per la quale l'acidità espressa in acido oleico non può eccedere 0,5 g / 100 g.
Olio di Sansa d'Oliva: olio ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva raffinato e di olii d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 1,5 g/100 g.
olio d'oliva vergine extra: olio d'oliva vergine di gusto assolutamente perfetto, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 1g /100g;
olio di oliva vergine: (il termine "fino" può essere usato nella fase della produzione e del commercio all'ingrosso): olio d'oliva vergine di gusto perfetto, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 2 g / 100 g;
olio d'oliva vergine corrente: olio d'oliva vergine di gusto buono, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 3,3 g / 100 g;
olio d'oliva vergine lampante: olio d'oliva vergine di gusto imperfetto, la cui acidità espressa in acido oleico non può eccedere 3,3 g /100 g.
mercoledì, marzo 02, 2005
Glossari
http://www.treeclimbing.it/alberi/glossario.html
http://www.boschina.it/glossario/glossario_botanico.htm
http://www.protezionecivilebellizzi.it/glossario_botanico.htm
http://www.iisalessandrini.it/progetti/erbario/glossario/
http://www.boschina.it/glossario/glossario_botanico.htm
http://www.protezionecivilebellizzi.it/glossario_botanico.htm
http://www.iisalessandrini.it/progetti/erbario/glossario/
Fonti DOP Marche
http://www.frantoiofattori.it/A%20Disciplianre%20DOP.htm
http://gazzette.comune.jesi.an.it/2004/204/6.htm
http://gazzette.comune.jesi.an.it/2004/204/6.htm
DOP "Marche"
La zona di produzione delle olive destinate alla produzione di olio extravergine di oliva DOP "Marche" comprende il territorio dei comuni della Regione Marche di seguito elencati, suddivisi per provincie:
PROVINCIA DI PESARO
La zona di produzione comprende:
Barchi, Colbordolo, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Mondavio, Mondolfo, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monte Porzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, San Lorenzo in Campo, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Sant'Angelo in Lizzola, Tavullia, Sant'Ippolito; parte dei territori comunali di Auditore, Novafeltria, San Leo, Montegrimano, Sassofeltrio, Mercatino Conca, Tavoleto, Montecalvo in Foglia, Isola del Piano e Fossombrone che restano così delimitati: dalla quota 365 che segna il punto di incontro con la strada provinciale n. 10 Secchiano - Le Siepi, in comune di Novafeltria, ed il confine regionale con l'Emilia Romagna, il limite segue l'indicata strada provinciale fino a raggiungere, a quota 210, la SS n. 258, da tale punto prosegue sulla SS n. 258 "Marecchiese" in direzione della frazione Villa Nuova del Comune di San Leo; attraversato questo abitato, il limite segue le strade provinciali n. 22, "Leontina", e n.89, di "Montemaggio" fino all'omonima località e prosegue toccando la quota 526 che segna il confine dell'isola amministrativa del comune di Verucchio (Prov. di Forlì); si riprende dal punto in cui la strada provinciale n.2 incrocia il confine di Stato con la Repubblica di San Marino, a quota 551, in comune di Montegrimano per seguire la provinciale menzionata fino a raggiungere l'abitato di Mercatino Conca; dal centro storico di Mercatino Conca si prosegue sulla strada provinciale n.70, "Pian di Castello", fino all'incrocio con la strada provinciale n.129, a quota 376 in comune di Auditore; dalla quota 376 si prosegue verso il centro abitato del comune di Tavoleto, e si continua seguendo le strade provinciali n.62 e n.108 fino all'abitato del comune di Montecalvo in Foglia; in questo percorso per alcuni tratti le strade provinciali n.62 e n.108 si identificano con il confine territoriale del comune di Urbino; il limite prosegue dall'abitato di Montecalvo in Foglia per la strada comunale di San Silvestro fino ad immettersi, in località "Cà Giardino", sulla strada provinciale n.3 "Foglienze"; tale strada è poi seguita in direzione Est fino ad incrociare il confine comunale di Colbordolo in località Ponte Vecchio; si segue il confine comunale fino all'abitato della frazione di Montegaudio, sito in comune di Monteciccardo ed il limite continua poi per la strada provinciale n.57 che porta alla frazione di Monteguiduccio del comune di Montefelcino, proseguendo lungo la strada provinciale n.68 fino alla località Scotaneto del comune di Isola del Piano; da Scotaneto, segue le strade provinciali n.58 e 48 per Ponte degli Alberi fino ad incontrare il confine comunale di Montefelcino; da questo punto si segue il confine comunale, attraverso il Fosso Parasacco, fino alla quota 221; il limite prosegue poi lungo la strada comunale toccando i vocaboli catastali "Paradiso" e"Belvedere" fino alla frazione di San Piero in Tambis del comune di Fossombrone; da San Piero in Tambis il limite continua seguendo la strada provinciale n.51 "delle Cesane", fino a raggiungere l'abitato del comune di Fossombrone in via Trento; attraversato il centro storico si continua fino al ponte sul fiume Metauro per proseguire verso il colle dei Capuccini fino a quota 278 m; dalla quota 278 segue poi le strade comunali "della Ciccoccia", di Montalto Tarugo e di San Sergio fino a raggiungere, a quota 216, l'incrocio con la strada provinciale n.40 detta "dei Barbanti"; da questo incrocio si segue la strada provinciale fino all'abitato di Isola di Fano, attraversando il quale si continua per la strada provinciale n.94, "di Monterolo" fino ad incrociare il confine del comune di Pergola che è interamente compreso, segue poi il confine amministrativo della Provincia di Pesaro/Urbino fino ad arrivare sul Mare Adriatico;
rimane esclusa l’area comprendente i comuni di Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Mombaroccio; del comune di Fano è escluso il territorio delimitato e ricadente a nord della ss Flaminia fino all’incrocio con la strada statale Adriatica.
PROVINCIA DI PESARO
La zona di produzione comprende:
Barchi, Colbordolo, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Mondavio, Mondolfo, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monte Porzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, San Lorenzo in Campo, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Sant'Angelo in Lizzola, Tavullia, Sant'Ippolito; parte dei territori comunali di Auditore, Novafeltria, San Leo, Montegrimano, Sassofeltrio, Mercatino Conca, Tavoleto, Montecalvo in Foglia, Isola del Piano e Fossombrone che restano così delimitati: dalla quota 365 che segna il punto di incontro con la strada provinciale n. 10 Secchiano - Le Siepi, in comune di Novafeltria, ed il confine regionale con l'Emilia Romagna, il limite segue l'indicata strada provinciale fino a raggiungere, a quota 210, la SS n. 258, da tale punto prosegue sulla SS n. 258 "Marecchiese" in direzione della frazione Villa Nuova del Comune di San Leo; attraversato questo abitato, il limite segue le strade provinciali n. 22, "Leontina", e n.89, di "Montemaggio" fino all'omonima località e prosegue toccando la quota 526 che segna il confine dell'isola amministrativa del comune di Verucchio (Prov. di Forlì); si riprende dal punto in cui la strada provinciale n.2 incrocia il confine di Stato con la Repubblica di San Marino, a quota 551, in comune di Montegrimano per seguire la provinciale menzionata fino a raggiungere l'abitato di Mercatino Conca; dal centro storico di Mercatino Conca si prosegue sulla strada provinciale n.70, "Pian di Castello", fino all'incrocio con la strada provinciale n.129, a quota 376 in comune di Auditore; dalla quota 376 si prosegue verso il centro abitato del comune di Tavoleto, e si continua seguendo le strade provinciali n.62 e n.108 fino all'abitato del comune di Montecalvo in Foglia; in questo percorso per alcuni tratti le strade provinciali n.62 e n.108 si identificano con il confine territoriale del comune di Urbino; il limite prosegue dall'abitato di Montecalvo in Foglia per la strada comunale di San Silvestro fino ad immettersi, in località "Cà Giardino", sulla strada provinciale n.3 "Foglienze"; tale strada è poi seguita in direzione Est fino ad incrociare il confine comunale di Colbordolo in località Ponte Vecchio; si segue il confine comunale fino all'abitato della frazione di Montegaudio, sito in comune di Monteciccardo ed il limite continua poi per la strada provinciale n.57 che porta alla frazione di Monteguiduccio del comune di Montefelcino, proseguendo lungo la strada provinciale n.68 fino alla località Scotaneto del comune di Isola del Piano; da Scotaneto, segue le strade provinciali n.58 e 48 per Ponte degli Alberi fino ad incontrare il confine comunale di Montefelcino; da questo punto si segue il confine comunale, attraverso il Fosso Parasacco, fino alla quota 221; il limite prosegue poi lungo la strada comunale toccando i vocaboli catastali "Paradiso" e"Belvedere" fino alla frazione di San Piero in Tambis del comune di Fossombrone; da San Piero in Tambis il limite continua seguendo la strada provinciale n.51 "delle Cesane", fino a raggiungere l'abitato del comune di Fossombrone in via Trento; attraversato il centro storico si continua fino al ponte sul fiume Metauro per proseguire verso il colle dei Capuccini fino a quota 278 m; dalla quota 278 segue poi le strade comunali "della Ciccoccia", di Montalto Tarugo e di San Sergio fino a raggiungere, a quota 216, l'incrocio con la strada provinciale n.40 detta "dei Barbanti"; da questo incrocio si segue la strada provinciale fino all'abitato di Isola di Fano, attraversando il quale si continua per la strada provinciale n.94, "di Monterolo" fino ad incrociare il confine del comune di Pergola che è interamente compreso, segue poi il confine amministrativo della Provincia di Pesaro/Urbino fino ad arrivare sul Mare Adriatico;
rimane esclusa l’area comprendente i comuni di Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Mombaroccio; del comune di Fano è escluso il territorio delimitato e ricadente a nord della ss Flaminia fino all’incrocio con la strada statale Adriatica.
extra vergine D.O.P ? Mombaroccio ?
NOME
Art. 1
La Denominazione di Origine Protetta Olio Extravergine di oliva "Marche" è riservata agli oli extravergini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente Disciplinare ed alla normativa vigente.
VARIETA’ DI OLIVO
Art. 2
La D.O.P. olio extravergine di oliva "Marche" deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olivo:
- Leccino e/o Frantoio per almeno il 35%, fino ad un massimo del 60%;
- varietà tipiche dell’ambiente marchigiano, quali Carboncella, Coroncina, Mignola, Orbetana, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano, Raggia, Raggiola, Rosciola, Sargano e loro sinonimi per almeno il 40%;
- sono ammesse altre varietà fino ad un massimo del 10%
Art. 1
La Denominazione di Origine Protetta Olio Extravergine di oliva "Marche" è riservata agli oli extravergini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente Disciplinare ed alla normativa vigente.
VARIETA’ DI OLIVO
Art. 2
La D.O.P. olio extravergine di oliva "Marche" deve essere ottenuta dalle seguenti varietà di olivo:
- Leccino e/o Frantoio per almeno il 35%, fino ad un massimo del 60%;
- varietà tipiche dell’ambiente marchigiano, quali Carboncella, Coroncina, Mignola, Orbetana, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano, Raggia, Raggiola, Rosciola, Sargano e loro sinonimi per almeno il 40%;
- sono ammesse altre varietà fino ad un massimo del 10%
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